Nel 1984 mi sono perdutamente innamorato di questa città... e non solo.
Ci ero venuto con il mio caro amico Gianfranco, un viaggio d'inverno, durante il periodo di Natale, per visitare Budapest e Praga.
Dopo il Natale trascorso nella bella Budapest, ci mettemmo in viaggio verso Praga. Ricordo che, passata la frontiera ed immessi sulla lunga autostrada che va verso Praga, passando per Brno, si filava diritti, in un'autostrada innevata, senza incontrare altre vetture... erano ben altri tempi!
Praga é una delle più belle città al mondo, ma sotto la neve ha un aspetto unico, indescrivibile a parole, magico. Questa é l'immagine che si è impressa nella mia memoria e non la lascerà mai. Che atmosfera vedere le strade di Mala Strana (la città piccola) intorno al castello con un metro e mezzo di neve, questa che scende a grossi fiocchi, rumori ovattati, l'odore acre e pungente del riscaldamanto a carbone dei bei palazzi ottocenteschi e il lampionaio che sale nella Nerudova alle 4 e mezza del pomeriggio per accendere i lampioni a gas...
Non vado oltre nel racconto di una città così romantica. Vi rimando a due libri di due scrittori (grandi scrittori) che raccomando di cuore a coloro che ne volessero scoprire le bellezze: Angelo Maria Ripellino "Praga Magica" e Umberto Eco "Il Cimitero di Praga". Dentro vi troverete la storia, l'amore per la città, la sua bellezza e la sua "magia" (per gli appassionati di esoterismo ricordo che Torino, Lione e Praga formano il triangolo della magia bianca).
...ed ho incontrato Eva.
Io e Gianfranco alloggiavamo in una grandissima suite all'ultimo piano dell'hotel Družba, nella piazza San Venceslao. Dopo la festa di capodanno, nel pomeriggio scendo nel salone dell'albergo e ritrovo la direttrice ed un'inserviente in compagnia di una donna bellissima Scopro che si tratta della figlia della direttrice e... parla un italiano perfetto. Un invito a cena...e sono passati 36 anni e siamo sempre qui, in questa città che ha saputo conservare e migliorare le sue bellezze, la ricchezza della vita culturale, con i suoi teatri, con i concerti nelle belle sale del Rudolfinum, nelle sue chiese, all'aperto.
Anche se è l'inverno che mi é rimasto impresso, devo riconoscere che la stagione più bella per visitare questa città é la primavera avanzata. Maggio è un mese bellissimo per venirci ed apprezzarla a fondo.
L'ingresso nell'Unione europea mi sembra aver giovato assai a questo paese. Attraversando la Moravia e la Boemia, si scoprono dei piccoli villaggi con delle bellissime piazze, risistemate con grande cura (penso alla bellissima piazza di Telč, in Moravia), con importanti castelli come Karlštejn, Konopiště, Český Krumlov, Červená Lhota e tanti altri.
La gastronomia é solitamente a base di carne. Da non mancare la Svíčková, stufato di manzo servito con salsa di panna acida, knedliky e marmellata di mirtilli rossi… da favola! Ottima la Pečená Kachna (anatra arrosto, accompagnata da knedliky - gnocchi di pane, da pancetta affumicata e crauti rossi. Da provare anche lo Španělský Ptáček, un filetto di manzo arrosto in salsa ripieno di pancetta, salsiccia, uova e cetrioli e servito con riso bianco o knedliky. Tra le zuppe, ottime quella di cipolla (cibulová polévka) di aglio (česnečka), di patate (bramborová) e a base di gulash (gulášová). Buoni i vini di Moravia e ...da non mancare assolutamente: la BIRRA !!! (escluse le trappistes belghe, non c'è di meglio).